La luna sul fiume: guida e galleria dei personaggi


Quando scrivo un romanzo mi appaiono immagini molto distinte dei personaggi e dei luoghi che danno vita alla trama. Ho cercato di raccogliere qui tutto ciò che di significativo può accompagnare il lettore nella scoperta de “La luna sul fiume” e di tutte le sue storie.
Ma ATTENZIONE: qui di seguito ci sono molti dettagli della trama, pertanto chi non vuole scoprire tutti i risvolti del romanzo non continui la lettura!

CAPITOLO 1 – Le bianche nebbie

Don Mattia giunge da Merlaschio, ma prima di arrivare a Villanova decide di fermarsi a Santerno, dove vive la zia materna Apollonia. Non sa che la donna sta nascondendo Lina ed il figlio Egidio, anche loro in fuga da Merlaschio per via della stessa ragione: la donna ha infatti rivelato che Don Mattia è il padre di Egidio, uno scandalo per la Diocesi.

CAPITOLO 2 – Malto

Mentre Don Mattia si adatta ad una vita modesta e ritirata, suo fratello Piró dimostra autorevolezza ed ambizione al padre Tugnì, che però continua col suo pugno di ferro.
Il sogno di Piró di contare sui fondi di famiglia per acquistare un terreno ed avviare una malteria svanisce lentamente, ed appare all’orizzonte la possibilità di collaborare con i Tozzoni, una famiglia emiliana da poco stabilitasi fuori Villanova.

CAPITOLO 3 – La vispa sentinella

Nel giorno del battesimo della figlia della cugina Giuliana, una carrozza di forestieri sfreccia per il paese provocando il caos. L’Orsola, la piccola di casa, vede di chi si tratta ma il suo comportamento provoca la chiusura dei famigliari più autoritari. Piró, adirato con la sorella minore, la sgrida e la insegue sul fiume, luogo da cui riescono a sentire che i tre forestieri sono francesi e temono che siano dei briganti.

CAPITOLO 4 – Corbellerie

Contro il volere della famiglia, la Delà si reca a Bagnacavallo per far visita all’amica Carlotta, convalescente dopo una caduta da cavallo. La loro amicizia è però messa a repentaglio dall’insensato sentimento che Carlotta prova per Aurelio, un giovane ferrarese che l’ha solo illusa. Le suore cercano di allontanare la Delà dalla loro protetta.

CAPITOLO 5 – Persona non grata

Lina, desiderosa di un appoggio in più, chiede aiuto al parroco di Santerno, che però la manda via. Il figlio Egidio si trova a Piangipane per lavorare. La donna incontra l’Apollonia, che l’accusa di aver messo nei guai suo nipote Don Mattia e rifiuta di continuare ad aiutarla. Sola ed abbandonata, la donna si mette sulle tracce di Don Mattia, riuscendo a trovarlo.
In seguito ad un animato confronto, il prete si convince ad aiutare la vecchia amica, ed i due si mettono in viaggio nella notte. Don Mattia ha intenzione di chiedere alla cugina Giuliana di nascondere Lina per un certo periodo.

CAPITOLO 6 – La donna che ride

In una notte d’inverno, Cybille, la giovane francese, si denuda, ride e balla sui tetti. Agostino, giovane seminarista, riflette sulla sua vocazione e sulla competizione perenne col fratello maggiore Manetto, anch’egli seminarista.
Lo stravolgimento emotivo e fisico che gli dà Cybille lo porta a vivere una crisi spirituale, incerto dell’avvenire.

CAPITOLO 7 – Mazapegul

Nel corso della trattativa che Ludovico Tozzoni sta intavolando con Piró dei Sért per riuscire a vendergli alcuni terreni, la domestica dei Tozzoni lamenta l’incursione del famoso Mazapegul, un folletto della tradizione romagnola che le ha scompigliato la cucina.

Il giorno seguente Piró cerca di rendersi utile tornando a casa Tozzoni con la Pia, una dei braccianti dei Sért, affinché spieghi meglio il fenomeno e le soluzioni per riuscire a gestirlo.

CAPITOLO 8 – Provvidenza

Zvanó, il capo degli scariolanti di Villanova, maltratta il giovane Egidio senza motivo, e l’arciprete Don Giuseppe si oppone.
Interviene Don Cesare, che si prende carico della questione ed accompagna Egidio a casa dei Sért, convinto che suo fratello Tugnì possa tenerlo come garzone.

In quell’occasione Egidio rivede don Mattia, e questi gli rivela che lui non è suo padre e che quelle voci che giravano a Merlaschio erano del tutto infondate. Quando il signor Tugnì scopre che il fratello prete gli ha appioppato la tutela di Egidio, questi lo manda via e gli nega ogni sorta d’appoggio.

CAPITOLO 9 – Là dove c’erano gli orti

Nel giorno dell’ordinazione di Manetto, si scopre che Don Mattia è partito senza darne notizia a nessuno. La madre, la signora Luigina, sa qualcosa ma tace e si tiene la verità per sé.
L’intera famiglia dei Sért si reca a Faenza per la cerimonia di Manetto, e l’evento porta ad un inevitabile confronto con l’ordinazione di Don Mattia anni prima, mentre Agostino torna a riflettere sulla sua vocazione.

Tornati a Villanova, la Ginevra ed Agostino vanno nel cortile ed osservano i cambiamenti accaduti dietro casa, indice del mutare dei tempi e degli anni che passano.

CAPITOLO 10 – Fango

Piró accompagna le sorelle Teresa ed Orsola dai Tozzoni, inconsapevole che donna Ida non esercita più alcun insegnamento. Incerto sulle proposte di Ludovico, Piró gli rivela di non essere intressato alle terre che lui gli ha proposto, temendo che non siano bonificate e siano piene di fango.

Per convincerlo della sua buona fede, Ludovico si propone di sposare la Teresa, e gli si offre senza esitazioni.
Estasiata dai recenti eventi, la sorella maggiore di Ludovico, Virginia, accenna ad un possibile avvicinamento tra lei e 
Piró.

CAPITOLO 11 – Captatio benevolentis

In un giorno di mercato, il giovane Gaetano Bonanni, giunto a Villanova per indagare sui francesi e sul loro presunto ruolo di spie internazionali, si perde tra la folla ed incappa nell’Orsola e nella Delà mentre cercano un braccialetto perduto.

Tra la folla, irrompe Cybille, che senza motivo attacca Gaetano Bonanni alle spalle. L’uomo riesce a libverarsene, ma questo porta subito ad uno scontro con Henri Boudet, il tutore della ragazza, che intima a Bonanni di stare al suo posto. 
CAPITOLO 12 – La scariolante
La signora Luigina prepara assieme alle figlie delle cibarie per i propri braccianti. In quell’occasione parla con la Pia, che sa sempre tutto di tutti e le chiede cosa dice la gente di Don Mattia.
Le rivela anche che la Teresa è stata mandata a Bagnacavallo perché i Sért non sono felici della proposta di Ludovico.
Poco dopo una scariolante s’accascia a terra e la signora Luigina corre ad aiutarla, inconsapevole che la donna è affetta da colera.
Don Giuseppe assiste alla scena, ma sia lui che altri paesani restano ad una debita distanza. Appare chiaro che la signora Luigina potrebbe aver contratto il colera con quel contatto.

CAPITOLO 13 – La notte di San Giovanni

Isolata a Bagnacavallo, la Teresa approfitta della partenza della Carlotta Cavassini dall’educandato per fuggire ed andare a parlare da Ludovico.
Il calesse condotto dal fidanzato della Carlotta, Aurelio Poletti, giunge a Villanova, dove la ragazza scende e si reca subito nel bosco del Tozzoni. Lì c’è finalmente un confronto con Ludovico, che però le rivela anche che sua madre è ricoverata.

Interviene Virginia, che decide di riportare la Teresa a casa dei Sért in quanto teme che
Piró non sia più interessato alle loro terre.

CAPITOLO 14 – Spaventapasseri

Il marchese Gustavo Galvanelli passa da Villanova con la sua carrozza, e l’Orsola gli tira addosso del piscio per errore.
L’uomo, irato, se la prende con la ragazzina e poi con le sorelle maggiori Ginevra e Delà, che hanno preso il controllo della vita domestica di casa sin dal ricovero della madre.

In una Villanova deserta per via del colera, 
Piró torna dal suo viaggio per Passosegni senza aver visto le famose terre, a causa delle piogge che l’hanno costretto a rientrare.
 Sarà lui a placare la furia del marchese, con cui stringe un’insolita alleanza.

CAPITOLO 15 – Luigia

La matriarca dei Sért, ricoverata a Bagnacavallo da settimane, riceve la visita dei cognato don Cesare, unico ammesso a visitarla grazie al suo ruolo di confessore. Egli la rassicura sulla propria famiglia, mentre Piró torna all’ospedale sperando di essere ammesso, ma viene ancora una volta respinto.

La signora Luigina riflette sulla sua famiglia, e dopo essersi confessata perde conoscenza ed in breve tempo passa a miglior vita, nello sconforto del cognato. 

CAPITOLO 16 – Cra cra

La giovane francese Cybille sfugge ancora una volta alla tutela di Boudet e del padre, e torna a camminare sui tetti di Villanova.
Interviene anche Gaetano Bonanni che, in incognito, vuole risolvere la situazione. Questo porta ad uno scontro con Henri Boudet, che consegna Cybille al padre e viene successivamente portato in gendarmeria per rispondere ad alcune domande.

Tra Bonanni e Boudet nasce però un’inattesa complicità, ed i due trascorrono una notte intima che suggella l’inizio di una pericolosa complicità.

CAPITOLO 17 – Inutili contemplazioni

Mentre il signor Tugnì si trova lontano da casa, sconfortato dalla sua vedovanza, rimane vittima di un attacco di briganti.

A casa dei Sért, le sorelle maggiori marginalizzano la Teresa per via dei guai in cui ha messo la famiglia.
Virginia Tozzoni appare all’improvviso per portar via con sé la Teresa, ed assicurarsi la buona riuscita del matrimonio con suo fratello Ludovico.
Messa alle strette dai Sért, la ragazza spara in aria con una pistola e viene condotta in prigione per il suo comportamento, portando il precario fidanzamento tra Ludovico e Teresa ad un no definitivo.

CAPITOLO 18 – Le api regine

Tornato a casa, il signor Tugnì prende in mano le questioni irrisolte della famiglia. Piró, ormai rassegnato a dover ricompensare la famiglia del suo azzardato affare, inizia a lavorare nelle terre dei Sért, mentre la Teresa viene mandata a casa della cugina Giuliana affinché non vi siano altri episodi come quello accaduto con Virginia.

La Giuliana ed il marito pensano che la loro disponibilità sia stata fin troppo di comodo ai Sért e meditano di mandare via sia Lina che, a tempo debito, la Teresa.

CAPITOLO 19 – Discordia

Agostino, tornato a Villanova da pochi giorni, vede la Teresa in chiesa e decide di portarla a casa con sé, liberando la Giuliana ed il marito dall’incombenza di tutelarla ulteriormente.
In realtà il ragazzo vuole che la sorella affronti le conseguenze dei suoi comportamenti, e la porta sul fiume, là dove Piró e suo padre Tugnì stanno affrontando a viso aperto Ludovico Tozzoni.

In seguito a questo scontro, Tozzoni annuncia la partenza della sua famiglia da Villanova per evitare la denuncia di Piró, dichiarandosi sconfitto.

CAPITOLO 20 – Il sapore dell’uva nera

È periodo di vendemmia. Piró si prepara a condurre i suoi braccianti nei vitigni dei Sért, contando sulle fidate doti della Chicca, la sorella del signor Frazchì (Francesco Contessi) e delle sue amiche, che legano particolarmente con la Teresa.

In quell’occasione, appare per la prima volta la nipote della Chicca, la Livia. La ragazza è molto bella ed ammirata da molti ragazzi.

Una tempesta sorprende i vendemmiatori, e la Teresa scappa a Palazzo Allegri per ripararsi, scoprendo che è lì che si nascondono i francesi.

CAPITOLO 21 – Menzogne

Nell’occasione del ritrovo annuale tra i Sért, il signor Tugnì si reca assieme ai figli a casa del fratello minore Finê. Li attendono la moglie Marianna ed i figli Enrico e Candido.
I parenti affrontano quindi gli argomenti più spinosi, come la fuga dei francesi e gli affari sbagliati con i Tozzoni.

Serpeggia tra loro un antico conflitto famigliare mai risolto, accaduto trent’anni prima e foriero di divisioni ed incomprensioni tra parenti. Agostino viene a sapere dalla Teresa che Cybille è ancora a Villanova, e decide di fare la spia alle autorità per evitare di essere ulteriormente tentato dal suo interesse per la ragazza.

CAPITOLO 22 – Fiore di spina

Dopo l’arresto di Henri Boudet, il cui vero nome è Guillaume, l’uomo viene condotto alle carceri di Ferrara. Nel frattempo, il latitante Gaetano Bonanni si reca nella città estense per cercare di farlo fuggire.
A Villanova giungono la moglie di Bonanni, Alessandra Menegatti, assieme alla sua fidata serva Ester. Il comandante Zanella le mette al corrente della latitanza del gendarme romano. In seguito, Ester ha una visione che profetizza la liberazione di Boudet (grazie ad una lettera che Agostino fa scrivere allo zio Don Cesare) e la sua fuga con Bonanni. La Menegatti impazzisce di rabbia alla scoperta che il marito è innamorato di un altro uomo.

CAPITOLO 23 – Il carbonaio

Appare per la prima volta il personaggio di Ninê, amico scariolante di Egidio e figlio di un noto carbonaio di Boncellino.
Inizia a portare carbone a Villanova, assicurandosi ottimi affari. Ad un certo punto, però, deve fare i conti con una nuova concorrenza: si tratta di un nuovo carbonaio venuto da lontano: Pellegrino Castellani, detto Pilir
ên. Il fratello della Lina è arrivato in quelle terre per cercare la sorella ed il nipote e riportarli a casa.
Egidio, che inizialmente è felice di riconoscere lo zio, si trova sotto il suo dominio. Lo porta via con sé e lo obbliga a lavorare per lui.

CAPITOLO 24 – Ritratto di famiglia

Il signor Tugnì decide di riscuotere un vecchio debito di famiglia dal figlio di suo cugino Giulio, Bernardo Sardelli.
L’uomo è un bravo e riconosciuto pittore che, però, non ha mai avuto la sua meritata fama.
Nel tentativo di percepire l’unità della sua famiglia, gli commissiona un ritratto di famiglia, ma diversi contrattempi rinvieranno sempre l’esecuzione dell’opera, che rimarrà incompiuta. Sarà quella l’occasione di notare complicità e distanze tra i Sért.

CAPITOLO 25 – Il frutto proibito

Pilirên scopre dai Sért che sua sorella Lina si nasconde a casa dei Pascoli, dalla Giuliana. Decide quindi di recarsi lì di nascosto e di minacciare la sorella affinché se ne vada da lì con lui.
Il marito della Giuliana, Peppino Pascoli, interviene e riesce a difenderla, ma in seguito le comunica che la sua presenza mette in pericolo la sua famiglia e deve andarsene.
Quando l’accompagna alla chiesa di Villanova, la donna riabbraccia Egidio, ed i due affrontano Pilir
ên, che rivela una volta per tutte la verità: è lui il padre di Egidio ed è nato da un incesto. Egidio estrae una pistola e spara allo zio, ferendolo mortalmente.

CAPITOLO 26 – Annunziata

La Delà scopre che l’amica Carlotta Cavassini è tornata segretamente a Villanova, e cerca di aiutarla in ogni modo. Scopre che si è effettivamente sposata col suo Aurelio, e che ha avuto un bambino a cui ha dovuto rinunciare.
L’uomo è un ispettore che indaga sul caso dei francesi, ed è rimasto a Ferrara per lavoro, abbandonando la moglie.

La Delà, sconvolta dagli eventi che riguardano l’amica, confessa alla Ginevra di non volersi mai sposare. Per convincerla del contrario, la sorella le dona l’anello appartenuto alla loro nonna Annunziata Berardi.

CAPITOLO 27 – Queste nostre terre

Piró si reca dai Contessi per riconsegnare un carretto che avevano prestato al signor Tugnì. Conosce personalmente la Livia, da cui è ammaliato. La zia Chicca vuole che la nipote favoreggi il corteggiamento del marchese Galvanelli anziché quello di Piró.

In seguito 
Piró  divent ancor più insistente, promettendo alla ragazza ogni bene e fortuna. La famiglia si oppone e lui desiste, abbandonando ogni sua proposta. Quando la Livia riesce a far valere la sua voce e torna dai Sért per dirsi disponibile a fidanzarsi con Piró, questi rivela di aver ormai deciso di partire per Passosegni ad amministrare la bonifica delle sue terre.

CAPITOLO 28 – La luna sul fiume

La Teresa inizia a lavorare per degli storai, i Rotondi. Lì conosce ed inizia ad apparire interessata a Raffaele. La ragazza si confronta finalmente con il padre Tugnì, che sente di non aver compiuto il suo dovere di capofamiglia all’idea che Piró voglia andarsene da Villanova.
La Teresa, convinta di potere fare qualcosa, va dai Contessi e convince la Livia a riproporsi a 
Piró, prima che questi parta per Passosegni. Tra i due nasce finalmente un’intesa sulla loro relazione e sul loro futuro.
Il fidanzamento di 
Piró è ufficiale. I Sért si riuniscono a Villanova per le festività del Natale, e Don Mattia invia al padre una lettera.

Galleria dei personaggi e non solo...

prima de "La luna sul fiume"... [1822-1854]

La galleria dei personaggi, suddivisa per fasi temporali, mostra alcuni dei famigliari dei Sért che sono nominati nel corso del libro o che comunque è rilevante segnalare.
Tra questi le figlie di Domenico Maria Manetti (Minghètt dei Sért) e dell’Annunziata Berardi.
La Lauretana Manetti (nata nel 1782, sorella maggiore del signor Tugnì, moglie di Tomaso Tarlazzi, madre della Ginevra Tarlazzi e nonna della Giuliana Belcarri), la Maria Teresa Manetti (nata nel 1785, moglie di Pier Giuseppe Branzanti e madre della Rosa Branzanti, nominata nel corso del romanzo), e le sorelle Marianna Manetti (nata nel 1791, moglie di Giovanni Battista Parini) e Geltrude Manetti (nata nel 1794).

A Santerno, invece, risiedono le figlie di Pier Vincenzo Grilli e della Ginevra Mingarelli, ovvero la Luigia Grilli e la sorella minore Apollonia.
Il matrimonio tra Antonio Manetti (Tugnì, nato nel 1799) e Luigia avviene probabilmente a Santerno nel 1822.

Dal loro matrimonio nascono:

  • Domenico Mattia, nato il 24 febbraio 1823.
  • Maria Francesca Ginevra, nata il 5 febbraio 1824.
  • Pietro Vincenzo, Piró, nato il 6 dicembre 1825.
  • Annunziata Adelaide, la Delà, nata il 2 aprile 1827.
  • Agostina Teresa, nata il 12 ottobre 1828 e deceduta l’anno seguente.
  • Manetto, nato il 3 giugno 1830 e morto tra il 1830 ed il 1831.
  • Manetto, nato il 17 novembre 1831.
  • Agostino, nato il 24 dicembre 1833 e morto nel 1834.
  • Agostino, nato il 15 maggio 1835.
  • Candido, nato il 13 settembre 1837 e morto in un periodo imprecisato.
  • Teresa Candida, nata il 24 ottobre 1838.
  • Giustina, nata il 2 marzo 1841 e morta in un periodo imprecisato.
  • Orsola, nata il 20 settembre 1843
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1802 - Lauretana Manetti
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1802 - Maria Teresa Manetti
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1808 - Gertrude e Marianna Manetti
1822 - Luigia ed Apollonia Grilli
1822 - La signorina Luigia Grilli e la sorella Apollonia in gioventù
1822 - Matrimonio tra Antonio Manetti e Luigia Grilli
1822 - Matrimonio di Antonio Manetti e Luigia Grilli
1844 - Ginevra, Adelaide, Manetto ed Agostino
1844 - i fratelli e le sorelle Manetti (da destra) Ginevra, Adelaide, Manetto ed Agostino
1848 - Ginevra ed Adelaide
1848 - Le sorelle Ginevra ed Adelaide Manetti
1850 - Luigia Grilli con la figlia Orsola
1849 - Luigia Grilli con la figlia Orsola
1850 - Adelaide, Teresa e Ginevra
1850 - Le sorelle Manetti (da destra) Ginevra, Adelaide e la giovane Teresa
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1850 - Luigia Grilli con la figlie Ginevra (a destra) ed Adelaide (a sinistra)
1852 - Ginevra, Manetto, Agostino ed Adelaide
1852 - fratelli e sorelle Manetti (da destra) Adelaide, Agostino, Manetto e Ginevra Manetti
1852 - Manetto ed Agostino
1852 - I fratelli seminaristi Manetto (a sinistra) ed Agostino (a destra)
1852 - Luigia Grilli con la sorella Apollonia
1852 - Luigia Grilli (a destra) con la sorella Apollonia (a sinistra)
1853 - Adelaide Manetti con la sorella Orsola
1852 - Adelaide Manetti (a destra) con la sorella Orsola (a sinistra)
1853 - Teresa ed Orsola
1853 - Teresa Manetti (a sinistra) abbraccia la sorella Orsola (a destra)

"La luna sul fiume"... [1855]

1855 - Antonio Manetti e Luigia Grilli
1855 - Antonio Manetti (Tugnì) e la moglie Luigia Grilli
1855 - Antonio Manetti col figlio Agostino
1855 - Antonio Manetti (Tugnì) col figlio Agostino. seminarista
1855 - Antonio Manetti e la figlia Teresa
1855 - Il signor Tugnì con la figlia Teresa
1855 - Pietro Manetti e la sorella Teresa
1855 - Pietro Manetti con la sorella Teresa
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1855 - Teresa Manetti coi fratelli seminaristi Agostino (a sinistra) e Manetto (a destra)
1855 - Pietro Manetti ed il cugino Enrico
1855 - Pietro Manetti (a sinistra) ed il cugino Enrico (a destra)
1855 - Adelaide Manetti e Carlotta Cavassini
1855 - Adelaide Manetti (a destra) con l'amica Carlotta Cavassini
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1855 - Matrimonio tra Aurelio Poletti e Carlotta Cavassini a Ferrara
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1855 - Virginia Tozzoni (a sinistra) e Teresa Manetti (a destra)
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1855 - Giuseppe Manetti (Pino) ed il figlio Enrico
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1855 - Giuseppe Manetti con la moglie Marianna ed i figli Enrico (a destra) e Candido (a sinistra)
1855 - Don Giuseppe Calderoni e Don Cesare Manetti
1855 - Don Giuseppe Calderoni (a sinistra) e Don Cesare Manetti (a destra)
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1855 - Giuseppe Pascoli (Peppino) con la moglie Giuliana Belcarri e la figlia Ginevra
1855 - Livia Contessi e la madre Maria Allegri
1855 - Livia Contessi (a destra) con la madre Maria Allegri (Marièla)
1855 - Pietro Manetti e Livia Contessi
1855 - Pietro Manetti e Livia Contessi
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1855 - i fratelli Tozzoni: Virginia e Ludovico
1855 - Lina e Pellegrino Castellani
1855 - Pasqualina Castellani (Lina) ed il fratello Pellegrino (Pilirên)
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1855 - i francesi Fréderic Marchand (a destra), la figlia Cybille ed Henri Boudet
1855 - Henri Boudet
1855 - Henri Boudet
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1855 - Henri Boudet (a sinistra) e Gaetano Bonanni (a destra)
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1855 - Gaetano Bonanni e la moglie Alessandra Menegatti (Sandrina)

dopo "La luna sul fiume" e prima di "Falene"... [1856-1871]

Il matrimonio tra Pietro Manetti (Piró) e la Livia Contessi (unica loro figlia, nata il 3 ottobre 1839 da Francesco Contessi e Maria Allegri) viene celebrato l’anno seguente all’ambientazione de “La luna sul fiume”, il 16 ottobre 1856.
Il 28 agosto 1858 la Delà sposa Giovanni Gulminelli, da cui avrà un solo figlio, Paolo, nato l’anno seguente. La Delà è morta in un periodo imprecisato, probabilmente attorno al 1859-1860.
La Teresa Manetti invece sposerà Raffaele Rotondi il 27 febbraio 1862.

Dal matrimonio di Pietro e Livia nascono questi primi figli:

  • Domenico Mattia Stefano, nato il 3 agosto 1857 e morto in un periodo imprecisato. Porta il nome del fratello maggiore di Pietro.
  • Maria Luigia Apollonia, nata il 16 novembre 1858 e morta in un periodo imprecisato. Porta il nome della madre di Pietro.
  • Luigia Apollonia Adelaide, nata l’8 gennaio 1860 e morta in un periodo imprecisato.
  • Domenico Martino Ulderico, nato il 30 gennaio 1861.
  • Maria Luigia Tecla, la Gigia, nata il 14 settembre 1862.
  • Maria Gentile Giachele, o Giachelina, nata il 12 marzo 1864.
  • Clodoveo Giulio Cesare, Veo, nato il 19 settembre 1866. Il suo secondo e terzo nome sono in onore dello zio di Pietro, Don Giulio Cesare.
  • Alessio Domenico Apollonio, Mingónato il 9 febbraio 1868. Porta il nome del nonno di Pietro, Domenico Maria Manetti.
  • Annunziata Maria Apollonia, nata il 2 marzo 1870. Porta il nome della nonna di Pietro, l’Annunziata Berardi.
Nell’ottobre del 1871 una parte della famiglia Manetti si trasferisce a Passosegni, provincia di Bologna. Don Manetto è infatti nominato sacerdote della parrocchia di Passosegni, e con lui andranno anche il capofamiglia Antonio (Tugnì), la Ginevra e l’Orsola (rispettivamente la sorella maggiore e la sorella minore).

Il 6 novembre 1873 Antonio Manetti muore a Passosegni. Viene divisa l’eredità tra i figli, e come conseguenza di ciò la famiglia di Pietro e Livia si trasferisce dalla casa padronale in piazza alla casa dei Sért in fondo alla via Villanova, direzione Mezzano. Qui nascono i successivi figli:

  • Primo Cesare e Medea Seconda, nati il 4 gennaio 1872. Cesare è morto a pochi giorni dalla nascita.
  • Filomena Antonia Maria Santa, nata il 1° aprile 1874.
  • Maria Antonia, la Tugnètta, nata il 26 maggio 1876. Porta il nome del padre di Pietro.
  • Maria Agnese e Antonio Cesare, nati il 23 aprile 1878. Antonio è morto il mese successivo alla sua nascita.
  • Adelaide Aldina Apollonia, nata il 29 luglio 1880. Porta il nome della sorella di Pietro, la Delà.
La nascita dell’Adelaide coincide con il primo capitolo di “Falene“, la cui guida è disponibile QUI.
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1856 - Livia Contessi ed il padre Francesco (Frazchì)
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1856 - Pietro Manetti e la moglie Livia
1860 - Ludovico Tozzoni e la moglie Clara Dal Monte
1860 - Ludovico Tozzoni e la moglie Clara Dal Monte
1864 - Ginevra col fratello Don Agostino Manetti
1864 - Ginevra Manetti (a destra) col fratello Don Agostino (a sinistra)
1871 - Ginevra ed Orsola Manetti
1871 - Ginevra (a destra) e la sorella Orsola prima di partire per Passosegni